NEL MAXI ROGO DI POMEZIA HA BRUCIATO ANCHE L’AMIANTO, IL PROCURATORE DI VELLETRI HA RESO NOTO L’ESITO DEGLI ESAMI EFFETTUATI NEL DEPOSITO DI STOCCAGGIO DEI RIFIUTI ‘ECO X’

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    Dunque la faccenda è ancora più seria di quanto già si intuiva, dopo l’allarmante rilevazione delle centraline antinquinamento (presenza di pm10 ‘tripla’ rispetto al limite massimo consentito per la salute), poste nell’area interessata dal maxi incendio dell’Eco X di Pomezia, oggi è giunto l’esito degli esami effettuate all’interno del deposito arso, ed è stata “rilevata la presenza di amiantosul materiale campionato, pur non essendo ancora in condizione di misurare l’entità di tale sostanza nociva e, di conseguenza, il grado di inquinamento eventualmente generato dal cemento amianto”. Come ha confermato Francesco Prete, procuratore di Velletri – che indaga per l’ipotesi di incendio colposo sul rogo – c’era amianto sulla copertura dei capannoni adibiti allo stoccaggio dei rifiuti. Il procuratore ha reso noto che la Asl “i primi e parziali esiti delle analisi su campioni, ovvero frammenti di lastre ondulate della copertura interna ed esterna al capannone, repertati sul sito. Tale risultanza – ha spiegato Prete – verrà portata a conoscenza delle competenti autorità amministrative già oggi. L’Arpa sta svolgendoverifiche sulla presenza nell’aria di particolato, di diossina e di idrocarburi. Sono pertanto in evoluzione i piani di monitoraggio di Asl e di Arpa al fine di valutare l’impatto delle emissioni nell’aria e sul suolo e si prevede che nella giornata divenerdì 12 maggiopossano pervenire alcuni dati significativi”.

    M.